Denice è un piccolo comune situato nelle ultime propaggini della provincia di Alessandria ( non a caso confina anche con tre comuni dell’ artigiano : Monastero B.da, Roccaverano e Mombaldone) Collocato tra il territorio delle Langhe e dell’ Alto Monferrato. La cittadina più vicina è Acqui Terme.
Inserito all’ interno dell ‘Unione dei Comuni Suol d ‘Aleramo ha una superficie di 745 ettari e una popolazione di circa 200 abitanti.
Il concentrico del paese si trova ad un altezza di 387 m sul livello del mare e sorge sul culmine di uno sperone collinare sulla sinistra del fiume Bormida di Spigno.
Il borgo è considerato fra i ‘centri storici‘ meglio preservati della convergenza acquese, e di peculiare esempio per la conformazione morfologica,un temposfruttata a carattere difensivo.
Nella zona del fondovalle probabilmente passava la via Aemilia Scauria che collegava Vado Ligure con Tortona.
Fino al VIII sec.d.C. Denice fu assoggettato alla città di Acqui. Prima fece parte della tribù dei Liguri Stazielli. La cui capitale era Caristo (attuale Acqui); poi inserito nel municipio romano di Acquae Statiellae; infine alle dipendenze del vescovo- conte la cui diocesi ricalcava i confini dell’antico municipio romano. Nel 967 Ottone I, imperatore del Sacro Romano Impero, assegnò una marca al prode marchese Aleramo La marca Aleramica si estendeva tra il fiume Tanaro, il fiume Orba ed il mare, comprendendo l’attuale territorio di Denice. Nel 1209 il marchese Ottone del Carretto ed il figlio Ugo sottomisero il Comune di Asti, con tale assoggettamento Denice, che era passato in eredità a lui, seguì le vicende dell’astense contrada sotto i provenzali, i re di Francia e la casa Savoia; il passaggio sotto casa Savoia avviene nel 1527 quando Carlo V, imperatore del Sacro Romano Impero donò la contea di Asti alla cognata Beatrice moglie del duca Carlo III di Savoia. Nel XIII sec. Alcune casate marchionali iniziarono ad impoverirsi, al punto che furono costretti a vendere alcuni feudi. I feudatari di Denice seguirono questa sorte: nel 1322 il marchese Manfredino del Carretto ed il figlio Oddone vendettero Denice al marchese Manfredo di Saluzzo;nel 1337 il marchese Manfredo di Saluzzo rivendette Denice ai marchesi Scarampi che resteranno Signori del luogo per alcuni secoli.
I marchesi del Carretto ed i marchesi Scarampi non esercitarono mai il loro patere feudale in prima persona sul piccolo feudo di Denice ma si servirono dei Marchesi di Ponzone che periodicamente infeudarono. Nel secolo XVI si estinse la linea maschile Scarampi in Denice perciò furono investite nell’ordine i marchesi: Valperga, Crivelli, Cacherano di Villafranca, Lavoretto di Belvedere, (tutti manterranno oltre al proprio il cognome Scarampi).
L’ultima marchesa di Villafranca investita del feudo fu Maria Cacherano Scarampi Crivelli col marito Bernardo di Cavoretto conte di Belvedere nel 1781.
Denice fece sempre parte della diocesi di Acqui Terme e le decime ecclesiastiche furono sempre investite ai marchesi di Ponzone (1296-1320-1342..). In seguito la convalle di Denice attraversata dalla buriana rivoluzionaria poi assestatasi (1796-1798) nella quindicinale occupazione francese –e proprio a questo periodo risalgono le prime informazioni sulla concreta esistenza nel luogo di una sede comunale- è dislocata alla sperimentazione amministrativa configurata nel dipartimento del Tanaro (Monferrato); quindi con il trasferimento dell’intero Piemonte alla nazione transalpina (25 giugno 1800), trasformata (18 maggio 1804) in entità imperiale sotto Napoleone I, l’agro locale è scorporato e va a far parte della diparti mentalità della Stura (con il lontanissimo capoluogo a Cuneo). Definitivamente tornate, venerdì 20 maggio 1814, al restaurato Regno di Sardegna, le conterranee denicesi nel 1859 risultarono incorporate nella provincia alessandrina, circondarialità di Acqui e mandamento di Roccaverano. Per un decreto del regio governo reso esecutivo nel 1929, la comunità di Denice venne amministrativamente accorpata al comune di Montechiaro d’Acqui e dal 1945 riottene le sue civiche libertà.
Data la natura variegata del luogo le attività agricole sono caratterizzate da allevamenti ovini, da culture a seminativo, frutteti e da vigneti, ma soprattutto c’è una cospicua percentuale di territorio boschivo che con i suoi sentieri che si congiungono ad antiche strade è perfetto per il TREKKING: non a caso il territorio ospita da anni camminate di gruppo organizzate dalla Polisportiva del paese, (anche con la collaborazione del CAI di Acqui Terme), per cui il percorso risulta segnalato e facilmente percorribile sempre per permettere anche la conoscenza di un paesaggio suggestivo e con una vista mozzafiato. Le stesse strade sono idonee e sfruttate anche per ESCURSIONI A CAVALLO.
Nel territorio comunale, inoltre, sono presenti strutture polifunzionali all’interno delle quali vengono organizzate sagre, concerti e manifestazioni sportive in particolare nel periodo compreso tra maggio e ottobre.
Il Museo a Cielo Aperto è un’ esposizione permanente di 50 opere di ceramica contemporanea collocate lungo le mura di contenimento e sulle pareti esterne delle case del concentrico del paese. Inaugurato nel 2010 è un unicum nel panorama italiano. Le opere sono ispirate ai cinque fattori terra+acqua+gesto+aria+fuoco che sono elementi indispensabili per la realizzazione di qualsiasi manufatto in terracotta e sono state realizzate e firmate da artisti contemporanei italiani e internazionali di alto livello. Ogni opera racconta un momento particolare della vita artistica di ciascun autore.Si tratta di un museo aperto permanentemente, privo di orari, senza ticket di ingresso che diventa teatro di promozione di Denice e dei suoi dintorni. Dall’ apertura del Museo ad oggi c’è stato un sensibile incremento delle presenze turistiche sul territorio, nonostante le limitate risorse finanziarie di cui dispone una piccola realtà come Denice.
organizzata dalla Pro Loco di Denice
organizzata dalla Polisportiva di Denice
organizzata dal Comune e dall ‘Associazione Culturale Suol d’Aleramo
organizzata dalla Pro Loco di Denice
metà agosto organizzato dal Comune
organizzata dalla Polisportiva di Denice
organizzata dalla Polisportiva di Denice
organizzato dal Comune e dall’Associazione Culturale Suol d Aleramo
Durante l’ anno vengono organizzate mostre, concerti, presentazioni di libri a cura del Comune e dell’ Associazione Culturale Suol d’ Aleramo.
via del Levante, 4 tel. 0144 92018 chiuso il giovedì – cucina casalinga
Reg. Chiazze
produzione e vendita di miele e derivati via Ratè n. 4 Denice
– Laboratorio di pasta fresca via del levante n. 4 Denice
– Produzione e vendita formaggi reg. Bonini n. 28 Denice
reg. Poggio 1 Denice